Rivista "IBC" X, 2002, 1

biblioteche e archivi / progetti e realizzazioni

Dopo i lavori dell'anno scorso la Biblioteca comunale di Imola (Bologna) è diventata ancora più grande e accogliente: visitiamola insieme, in attesa che ripartano i nuovi lavori di ampliamento finanziati dall'accordo di programma tra Regione e Stato.
Un giardino tra i libri

Lidia Mastroianni
[Biblioteca comunale di Imola (Bologna)]

Non sibi sed omnibus: il motto si può leggere ancora sulla volta settecentesca affrescata, lungo il percorso che porta all'antica Libreria di San Francesco. Si trova a Imola, in pieno centro storico, all'interno dell'ex convento di San Francesco, grande complesso conventuale che ospita da più di due secoli la Biblioteca comunale di Imola. Questo motto è tornato a vivere tradotto e reso attuale nei nuovi servizi della biblioteca imolese aperti al pubblico nell'aprile 2001: "La biblioteca per tutti".

L'obiettivo è ambizioso: diventare un servizio indispensabile per la città e un piacevole nuovo punto di incontro in centro storico per tutti i cittadini, pur rimanendo un'istituzione con una lunga e prestigiosa storia di due secoli alle spalle e il dovere ineludibile di conservare il proprio patrimonio storico e la memoria della città. Negli ultimi anni sono state gettate le basi per il raggiungimento di quest'obiettivo: sempre più numerosi sono i cittadini che utilizzano la biblioteca per i propri studi, ma anche per le necessità quotidiane di informazione, per leggere tutti i giorni il giornale, per affrontare piccole e grandi necessità della vita, dall'organizzazione delle vacanze alla ricerca di un lavoro.

La disponibilità di nuovi spazi ristrutturati e allestiti ha consentito quest'anno il raggiungimento del secondo obiettivo, quello di diventare un punto di incontro, un luogo dove passare qualche ora del proprio tempo libero leggendo e informandosi, dove darsi appuntamento con gli amici coi quali si condividono passioni e interessi. Un punto di incontro per adolescenti e adulti, casalinghe e manager, dove tutti si sentano a proprio agio come nella propria casa, e dove la presenza dei libri dia sicurezza invece di mettere soggezione. La Biblioteca di Imola è ora tutto questo, e ha davanti voglia e strumenti per proseguire su questa strada di incontro con la città e con gli imolesi.

 

Un po' di storia

 

La Biblioteca comunale di Imola è una biblioteca di origine conventuale come tante ce ne sono in Italia, e in particolare in Emilia-Romagna. Nel corso del XVIII secolo i frati francescani avevano fatto costruire all'interno del convento una bella sala a due piani, la Libreria di San Francesco appunto, e un imponente scalone d'accesso. La biblioteca del convento, affidata successivamente al comune, costituisce il primo nucleo del fondo storico della biblioteca imolese: oltre milleseicento manoscritti, centoquaranta incunaboli, tremila cinquecentine, complessivamente circa ottantamila opere edite dal XV al XIX secolo. Un nucleo che si è arricchito delle biblioteche degli ordini religiosi soppressi e di importanti lasciti privati successivi.

Dai primi dell'Ottocento la biblioteca svolge la funzione di servizio pubblico per la città. La sua attività si è consolidata e diffusa grazie anche alla presenza al suo interno della Biblioteca popolare circolante Andrea Ponti, fondata nel 1900 dalla contessa Maria Pasolini Ponti, che per oltre novanta anni è stata un insostituibile mezzo di divulgazione di libri e lettura a Imola, e alla Biblioteca giardino per ragazzi, aperta all'inizio degli anni Sessanta, nucleo storico dell'attuale sezione ragazzi, Casa Piani. Oggi la Biblioteca comunale di Imola ha un patrimonio complessivo di oltre 450.000 volumi.

 

Il progetto

 

Il progetto imolese ha avuto inizio nel 1990, quando la ristrutturazione di una bella palazzina settecentesca adiacente alla sede storica della biblioteca ha consentito il trasferimento della Biblioteca giardino e l'apertura al pubblico di una nuova grande sezione dedicata ai ragazzi, Casa Piani.

Il progetto di riorganizzazione e aggiornamento dei servizi bibliotecari imolesi ha seguito l'andamento dei lavori di ristrutturazione, curati dagli architetti Franco Labanti e Dervis Nanni e proseguiti successivamente nell'edificio principale, l'ex-convento francescano, sulla traccia del progetto di organizzazione funzionale degli spazi dell'architetto Paola Vidulli. Vari lotti di intervento si sono susseguiti negli anni, senza però interrompere il servizio della biblioteca, che non ha mai chiuso al pubblico se non per i brevi periodi necessari per i traslochi e gli allestimenti temporanei.

Nelle sale storiche, al primo piano dell'edificio, completamente ristrutturate e inaugurate nel 1996, hanno trovato spazio: una sala di consultazione rinnovata e aggiornata; sale di lettura per tutti e riservate agli studiosi che quotidianamente consultano i fondi archivistici, rari e di pregio; e un nuovo servizio di informazioni bibliografiche che utilizza oltre agli strumenti tradizionali le più aggiornate risorse informative disponibili. Accanto ai vecchi schedari "Staderini" sono spuntati i primi personal computer, disponibili per tutti per la consultazione del catalogo online, dei CD-ROM e di internet.

Nel 2001 si è portato a compimento un altro tassello di questo piano complessivo di riorganizzazione, con l'allestimento di una nuova sezione moderna a scaffale aperto negli spazi ristrutturati di piano terra. Con questi nuovi servizi la Biblioteca comunale di Imola ha finalmente come potenziali clienti tutti gli imolesi da zero anni in su.

 

In visita ai nuovi servizi

 

L'ingresso della biblioteca è da sempre in via Emilia, arteria centrale intorno alla quale si svolge la vita del centro imolese. I recenti lavori lo hanno reso libero dalle barriere architettoniche e gli hanno dato una cornice prestigiosa: la navata e i portici della ex chiesa inferiore di San Francesco, nel suo assetto trecentesco recuperato e restaurato. Brani degli affreschi originari, riaffiorati durante il restauro, si affacciano qua e là sulle volte e possono essere ammirati da tutti coloro che entrano in biblioteca.

Proseguendo all'interno i volumi architettonici cambiano bruscamente. L'intervento di recupero architettonico ha esaltato la struttura settecentesca delle ampie sale al pianterreno, gli alti soffitti a volta e le grandi finestre che rendono gli ambienti luminosi e piacevoli. Qui i libri sono i principali protagonisti. Libri nuovi in bella vista, vetrine tematiche, segnalazioni e proposte di lettura dei bibliotecari su tutti gli argomenti e per tutte le necessità, manuali per concorsi e libri di divulgazione, romanzi e saggi storici: complessivamente circa dodicimila volumi di narrativa contemporanea italiana e straniera, un piccolo nucleo di saggistica - solo un assaggio per il momento - più di ottocento guide di viaggio e oltre cinquecento tra quotidiani, riviste e periodici di studio. Chi ha un interesse o un hobby, chi vuole progettare un viaggio, trova in biblioteca tutto quello che può servire.

Libri e riviste sono direttamente accessibili, raggruppati per discipline e argomenti per favorire la ricerca autonoma e la scoperta di nuove notizie e spunti di lettura. Fra gli scaffali sono numerosi gli angoli di sosta, piccoli tavoli e comode poltrone per il piacere di leggere e di trascorrere il proprio tempo libero nel nuovo salotto della città. Gli spazi sono vari e articolati. Le novità di narrativa e saggistica e le proposte tematiche occupano la zona d'accesso, subito visibili e accessibili. Vengono continuamente rinnovate e aggiornate dai bibliotecari, che non perdono nessuna occasione per proporre informazioni e approfondimenti sull'attualità e su temi di interesse per tutti.

Proseguendo nel corridoio principale iniziano gli scaffali destinati alla saggistica. I libri non sono molti, ma rappresentano una selezione degli acquisti della biblioteca degli ultimi cinque anni e sono stati scelti uno a uno grazie a un paziente e accurato lavoro di confronto fra il posseduto della biblioteca e le novità editoriali di ogni settore del sapere: settemila volumi di saggistica contemporanea suddivisi per discipline, settemila opportunità di informazione e aggiornamento sui temi più attuali e sugli argomenti più diversi. Il risultato di questo lavoro è una dotazione che rappresenta secondo percentuali specifiche, calcolate tenendo conto della produzione editoriale italiana e della vocazione della biblioteca, la migliore saggistica contemporanea disponibile in commercio.

Libri per tutti i gusti e per tutte le esigenze di informazione, che cercano di fornire un quadro d'insieme delle varie discipline, alternando alle opere di riferimento standard i titoli legati all'attualità. Negli scaffali sono rappresentate le dieci grandi suddivisioni del sapere ideate da Dewey, dalla religione alla storia, dall'arte alle scienze sociali. Ad alcune di esse è stato destinato uno spazio specifico per mantenere fede alla tradizione della biblioteca, ad altre questo spazio viene dedicato per la prima volta e rappresentano una novità. Così è ad esempio per la divulgazione scientifica e per la tecnica, settori che la Biblioteca di Imola non aveva mai prima d'ora curato in modo specifico. In tutti i settori una delle novità da segnalare è l'attenzione alle pubblicazioni divulgative, alle opere che consentono un approccio facile e diretto anche agli argomenti più seri e ostici, dalla musica alla religione, dalla storia alla gastronomia.

La ricca sezione di letteratura e narrativa, che ha raccolto l'eredità della Biblioteca popolare circolante Andrea Ponti, sembra invece una grande libreria: tante le copertine messe in vista da speciali scaffalature a muro e poltrone per chi non resiste alla tentazione di cominciare subito a leggere. Questo nuovo allestimento è stato atteso con ansia da un cospicuo numero di lettori imolesi che da anni frequentano e apprezzano il ricco e aggiornato patrimonio della sezione. Tutti i giorni possono trovare spunti e provocazioni per infiniti percorsi di lettura. Una ricca selezione di opere moderne delle diverse letterature nazionali, con largo spazio per gli scrittori italiani, i poeti, gli autori di teatro e i narratori degli ultimi due secoli, e le opere principali degli scrittori americani, inglesi, francesi, tedeschi e spagnoli. Gli autori sono numerosi: ci sono i classici e gli autori giovani, gli autori di best seller e gli scrittori "cult". Una particolare attenzione e uno spazio apposito è dedicata agli scrittori dei paesi extraeuropei, a rappresentare le diverse culture e i diversi stili narrativi. I generi letterari più diffusi (letteratura poliziesca, romanzi rosa, fantasy, ecc.) hanno un angolo a parte tutto per loro. Insieme con le traduzioni italiane anche testi in lingua originale per le opere più rappresentative delle principali letterature, per leggere contemporaneamente un romanzo nella traduzione italiana e nella lingua in cui è stato scritto, rispolverare le proprie abilità linguistiche o supportare lo studio di una lingua straniera con la lettura diretta dei testi letterari.

Proseguendo nella visita si incontrano due nuovi spazi. Uno di questi è il giardino interno dell'ex convento, polmone di ossigeno e luogo di relax, riportato allo splendore originario nel più recente degli interventi di recupero architettonico. Uno spazio fresco e ombroso, comode panchine, un cedro dell'Himalaya secolare e imponente che per il suo pregio è posto sotto la tutela del Comune di Imola: un giardino in mezzo ai libri, al quale si accede direttamente dalla biblioteca. Affaccia su questo giardino una delle più belle sale della biblioteca, che pareti in vetro hanno trasformato in una grande veranda dove trascorrere qualche ora a leggere e sfogliare libri e riviste.

La Biblioteca comunale di Imola è abbonata ad oltre cinquecento periodici: sedici quotidiani, settimanali di attualità locale e nazionale, riviste di divulgazione scientifica, riviste di viaggio, bricolage, hobbistica, riviste di studio su varie discipline, dalla storia all'architettura. E anche se sono ormai numerosi i periodici disponibili in rete, l'abitudine di trascorrere alcune ore della propria giornata leggendo quello che è successo nel mondo e la suggestione della carta patinata delle riviste e del fruscio delle pagine di un quotidiano fresco di stampa sono ancora diffuse e trovano in biblioteca spazi appropriati e gradevoli.

L'allestimento dei servizi a pianterreno ha previsto per questi materiali un nuovo assetto espositivo che tiene conto delle diverse esigenze dei lettori.

Sono infatti state individuate due aree di consultazione per tipologie diverse di pubblicazioni. Da un lato i periodici di attualità e divulgazione e le riviste dedicate ai temi del tempo libero, che hanno trovato posto nel sala adiacente al giardino, in un angolo luminoso e piacevole con tavolini e poltrone che invitano alla sosta. Dall'altro le riviste di studio, che per alcune discipline costituiscono il principale strumento di aggiornamento per gli studiosi, collocate in uno spazio studiato per consentire una consultazione tranquilla e concentrata, con postazioni individuali in una apposita sala allestita con tavoli e scaffalature speciali.

Una nuova collocazione anche per uno dei settori più graditi ai lettori imolesi, quello dei libri per viaggiare. Da alcuni anni chi vuole progettare le proprie vacanze ha a disposizione una dotazione ricca e aggiornata: guide turistiche di città e paesi, guide archeologiche e artistiche, guide alle escursioni, guide all'alloggio e alla ristorazione, tutte disponibili per la consultazione o per il prestito. Accanto ai libri le maggiori riviste specializzate: "Airone", "Atlante", "Bell'Europa", "Bell'Italia", "Gulliver", "Meridiani", "National Geographic", "Qui Touring", "Vie del mondo" e Ulisse, la banca dati informatizzata per trovare velocemente gli articoli su tutti i luoghi delle vacanze. Ora tutto è ancora più facilmente raggiungibile e a portata di mano, in un angolo che invita a fermarsi. E poiché il viaggio è uno dei temi più illustri e vitali della letteratura, è stata aggiunta una selezione di opere di letteratura di viaggio pubblicate in alcune collane specializzate. Autori noti e meno noti che hanno raccolto nella forma del reportage, del libro di bordo, del diario, dell'elzeviro, del racconto, del romanzo, le loro esperienze di viaggio: uno strumento complementare e alternativo alle guide per ripercorrere le orme di illustri viaggiatori-scrittori.

Una biblioteca per tutti con libri utili in ogni momento della vita, libri per sapere e per fare che potranno diventare molti di più quando saranno disponibili le sale nell'ala nordovest dell'edificio non ancora ristrutturata. Un recente finanziamento, ottenuto grazie all'accordo di programma in materia di beni e attività culturali tra la Regione Emilia-Romagna, il Ministero per i beni e le attività culturali e il Ministero del tesoro, ha infatti messo a disposizione i fondi per completare il recupero architettonico e funzionale dei restanti duemilasettecento metri quadrati del convento di San Francesco, la cui superficie complessiva è di oltre cinquemilaottocento metri quadrati. Saranno così disponibili nuovi spazi per sale di lettura e depositi librari.

Il lavoro necessario per offrire alla città di Imola una biblioteca pubblica a scaffale aperto proporzionata al numero degli abitanti e dei lettori è solo arrivato a un primo traguardo. La strada da percorrere è ancora lunga.

 

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