Con sempre maggiore frequenza specialisti che hanno alle spalle una formazione tecnologica od operano nel dominio delle discipline scientifiche si dedicano alla ricerca applicata a diversi aspetti dei beni culturali. Dalla convergenza di questi molteplici interessi e dal lavoro interdisciplinare affinato su temi e problemi relativi alla storia materiale dell'uomo, ha tratto fondamento e si è consolidato un "nuovo" indirizzo di studi che va sotto il nome di archeometria.
Derivando approcci sperimentali e strategie d'indagine da tempo in uso presso discipline come la geologia, la mineralogia, la petrografia, la chimica, la fisica, la biologia, e trasferendoli all'universo delle scienze umane, l'archeometria ha dischiuso inaspettate prospettive di ricerca e sviluppato tecniche investigative utili a meglio comprendere ed interpretare il passato.
Le scienze archeometriche sono inoltre in grado di offrire una vasta gamma di strumenti conoscitivi per la verifica e il monitoraggio dello stato di salute del patrimonio culturale, così variegato nelle sue forme e nelle sue tipologie. L'apporto nel campo delle problematiche conservative è rilevante sia nella fase di prevenzione, grazie alla diagnosi e al contrasto delle cause di degrado, sia sul versante del restauro vero e proprio, nel momento della scelta e del controllo delle metodiche d'intervento. Notevoli sono i progressi raggiunti nella messa a punto di metodi non distruttivi che soddisfano le note esigenze di preservazione integrale del patrimonio.
Agli sviluppi e ai risultati sinora conseguiti e al contributo operativo che tale scienza dei beni culturali può dare nei campi dello studio e della conservazione è dedicato il secondo Congresso nazionale dell'Associazione italiana di archeometria, che avrà luogo al Museo civico archeologico di Bologna dal 29 gennaio all'1 febbraio prossimi con il patrocinio e il sostegno organizzativo dell'IBC. A corollario dell'incontro, due tavole rotonde dibatteranno il rapporto fra archeometria, archeologia e arte, con lo scopo di favorire e rinsaldare forme di integrazione collaborativa fra specialisti e professionisti delle rispettive categorie. Concluderà i lavori una sessione bilaterale italo-germanica, realizzata in collaborazione con la Gesellschaft für Naturwissenschaftliche Archäologie Archaeometrie, che verterà su temi specifici quali la cronologia e la provenienza dei materiali.
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