Rivista "IBC" VIII, 2000, 3
musei e beni culturali, biblioteche e archivi / convegni e seminari, pubblicazioni, storie e personaggi
La funzione sociale della ricerca è il principio su cui si fonda la poliedrica personalità di Corrado Ricci, studioso ravennate che molto contribuì all'arricchimento, mantenimento e diffusione della cultura nel suo più ampio significato. Il volume Corrado Ricci, nuovi studi e documenti - a cura di Nora Lombardini, Paola Novara e Stefano Tramonti, con la presentazione di Giuseppe Rabotti - intende riconoscere all'eclettico ricercatore proprio la sua sete di conoscenza consapevole e istintiva.
Il testo raccoglie una serie di relazioni esposte durante il convegno del 1997 per il centenario della fondazione della Soprintendenza ravennate, integrate con altri scritti di diversi esperti invitati a dare un contributo sul ruolo culturale svolto in ambito nazionale dal Ricci. L'opera non segue un ordine cronologico rispetto agli argomenti trattati, né sequenziale rispetto agli interventi del convegno, affinché il lettore abbia una chiara idea della variegata attività del personaggio.
L'impegno di Ricci coinvolge tutto il patrimonio storico-artistico del Paese: dall'archeologia esaminata come tutela dei monumenti alla fotografia concepita come mezzo d'informazione sul degrado dei resti archeologici, dal cinema pensato come ricostruzione storica alla letteratura focalizzata nel rapporto esistente tra Dante e Ravenna, senza tralasciare i suoi scritti di musica e teatro. Sullo sfondo di tutte queste passioni si distingue la sua partecipazione alla vita politica con l'adesione al fascismo, in cui credette di cogliere l'occasione per realizzare i suoi progetti culturali, nonostante questa scelta abbia gravato sulla sua immagine. Molti documenti a riguardo sono noti grazie all'impegno di Giovanna Bosi Maramotti, principale studiosa del Ricci.
Fonte inesauribile di dati è il carteggio contenuto nella Biblioteca Classense di Ravenna e spesso citato in questo volume, da cui emergono i suoi rapporti con gli intellettuali più illustri dello Stato tra Otto e Novecento. Corrado Ricci mai accettò mai un isolamento politico che lo avrebbe allontanato dai suoi obiettivi, ma neanche cedette agli intrighi di palazzo. Consapevole del suo impegno egli ha lavorato per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, indifferente a quel gusto della novità sensazionale che i ricercatori moderni talvolta sembrano rincorrere.
Corrado Ricci, nuovi studi e documenti, a cura di N. Lombardini, P.
Novara e S. Tramonti, Ravenna, Società di studi ravennati, 1999, 355 p., s.i.p.
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