Rivista "IBC" XX, 2012, 4
Dossier: Il monumento mette radici - Progetti per nuovi itinerari verdi a Bologna
territorio e beni architettonici-ambientali, dossier /
Il tema dei grandi alberi costituisce un filone significativo delle attività dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) fin dalle sue origini. Già negli anni Ottanta fu avviato il censimento degli esemplari arborei monumentali presenti nel territorio regionale, in seguito all'emanazione della legge regionale numero 2 del 1977, che all'articolo 6 fa esplicito riferimento alla conservazione e alla tutela di "esemplari arborei monumentali singoli o in gruppi, in boschi o in filari, di notevole pregio scientifico o monumentale". La tutela formale, da allora, è sancita da un decreto del presidente della Giunta regionale, ma le azioni di tutela attive sono demandate a vari soggetti, soprattutto ai comuni sul cui territorio insistono gli alberi e ai proprietari degli alberi stessi, che sono tenuti a vigilare e a prendersene cura.
Gli alberi sono elementi significativi, concreti, visibili di un territorio e di una comunità. Risultato di un'interazione continua con l'uomo e le sue attività, si rivelano indicatori eloquenti di quell'alleanza fra uomo e natura capace di favorire la crescita di "monumenti vivi" di grande bellezza e di valore non solo scientifico-ambientale, ma anche storico-culturale. Un'alleanza messa a volte in discussione da azioni e interventi non corretti, spesso favoriti dal disinteresse e dall'incuria, che rendono evidente quanto sia fragile questo rapporto; da qui la necessità di tenere sempre alta l'attenzione sul tema.
Nel corso degli anni l'IBC ha approfondito gli aspetti "artistici, culturali e naturali" che motivano e sostanziano le scelte della tutela. Il patrimonio arboreo monumentale protetto è censito e documentato sul sito dell'Istituto (ibc.regione.emilia-romagna.it/argomenti/alberi-monumentali). Alla banca dati degli alberi monumentali si affianca l'elenco delle iniziative che la Regione e l'IBC hanno attivato per gestire e valorizzare questo patrimonio. L'Istituto ha infatti, tra i propri compiti, quello di monitorare e di assegnare annualmente, sulla base delle richieste avanzate dagli enti a cui per decreto è stato affidato l'albero, contributi per interventi di cura e di salvaguardia, volti a conservare nel tempo l'esemplare. A questa attività di tutela e di conservazione, da sempre, si associano iniziative diverse, principalmente mostre e pubblicazioni.
Per promuovere e rafforzare la coscienza diffusa di questo patrimonio ambientale, e per attivare cambiamenti capaci di "mettere radici" profonde, si è deciso quindi di avviare un percorso di valorizzazione della presenza dei grandi alberi in aree urbane, sia verdi che edificate. Per questo, nel 2010, in collaborazione con la Fondazione Villa Ghigi, il Comune di Bologna e l'Accademia di belle arti, l'IBC ha pubblicato il bando di "Il monumento mette radici. Concorso di arte pubblica sotto e intorno all'albero". L'iniziativa, rivolta agli artisti con esperienza nel campo della land e public art, ha dato spazio anche alle generazioni più giovani riservando una sezione agli allievi dell'Accademia di belle arti di Bologna.
Gli artisti sono stati invitati a presentare progetti che fossero in grado di promuovere e rafforzare la conoscenza e la sensibilità nei confronti dei grandi alberi con l'aiuto dei linguaggi nuovi dell'arte, ponendo una particolare attenzione alla salvaguardia della memoria storica e identitaria del luogo in cui l'albero si trova. Per questo si è suggerito agli artisti di sviluppare il confronto con la cittadinanza, attraverso pratiche partecipative capaci di diffondere messaggi legati al valore della sostenibilità.
Per indirizzare i progetti sono stati individuati sei alberi, o gruppi di alberi, in diversi luoghi del territorio comunale di Bologna: il Platano di piazza Malpighi, il Boschetto di querce ai Giardini Margherita, la Sequoia del Giardino "Vittorio Melloni", la Roverella del Parco di Villa Ghigi, il Bagolaro di piazza Carducci e la Farnia di via del Bordone. Sono tutti alberi di grande valore monumentale, inseriti nel contesto urbano, in giardini pubblici o aperti della città, e facilmente accessibili.
I progetti premiati sono stati realizzati e presentati nell'ambito delle iniziative previste durante le giornate della "Festa degli alberi 2011". La commissione ha selezionato i venticinque progetti pervenuti in base al valore artistico, all'originalità, alla loro capacità di inserirsi nel contesto urbano attivando relazioni di partecipazione. Il premio della sezione riservata agli artisti è stato assegnato al progetto "Everybody needs a place to think" di Rita Correddu: "per l'elevato valore artistico, raggiunto attraverso requisiti di funzionalità, poeticità e semplicità e anche grazie all'uso di innovative tecniche multimediali; per la prevista attivazione di un'estesa partecipazione pubblica e per il positivo coinvolgimento delle biblioteche e dei loro spazi; per la fattibilità ben descritta e credibile; per la capacità del progetto di sviluppare relazioni tra la popolazione e i diversi alberi in un rapporto di quotidiana conoscenza, utile anche per creare una rete di connessioni tra vari punti della città; per la possibilità che gli allestimenti realizzati restino disponibili all'uso per una lunga durata".
Il premio della sezione dedicata ai giovani artisti allievi dell'Accademia di belle arti è stato assegnato al progetto di Letizia Maestri "Soft Stories", di cui è stato apprezzato che "la scelta dell'artista è caduta sull'unico albero - tra quelli indicati nel bando - tutelato dalla Regione Emilia-Romagna, [...] valutando positivamente l'attenzione data dal progetto all'identità del luogo e del contesto, all'idea di una memoria intesa in senso attivo e propulsivo verso il futuro, alla dimensione degli affetti e della vita quotidiana degli abitanti, all'aspetto ludico e giocoso capace di farsi elemento peculiare di un oggetto di design".
La commissione ha inoltre deciso di segnalare a pari merito, per una menzione speciale, tre progetti nella sezione degli artisti professionisti: "Il barone rampante" del gruppo AvantGarden; "In-Out, Up-Down" di Alessandra Montanari; e "Deciduo" di Cinzia Delnevo. Per la sezione allievi dell'Accademia di belle arti Federica Burzi ha ricevuto una menzione speciale per "Tutti giù per terra!".
Questo dossier illustra i progetti vincitori e quelli menzionati, insieme ad altri sei progetti meritevoli di essere segnalati, nella speranza che la loro diffusione possa costituire un patrimonio di ipotesi in grado di ispirare analoghe iniziative da parte di altri soggetti. Perché il dialogo tra noi e la natura non sia mai una conversazione parlata troppo "sottovoce".
Nota
Le immagini pubblicate in questo dossier, dove non è diversamente specificato, sono state fornite dagli autori dei progetti selezionati dal concorso "Il monumento mette radici". Le fotografie dei sei alberi protagonisti del concorso sono state realizzate da Alessandro Alessandrini (IBC), Paolina Ceccarelli (Fondazione Villa Ghigi) e Teresa Tosetti (IBC).
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