Rivista "IBC" XVIII, 2010, 3
Dossier: Le lingue di un incontro - L'Emilia-Romagna parla con Cuba
territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi, dossier /
Giovani, cooperazione, cultura, da sempre temi forti per la nostra Regione, nell'ultimo scorcio di attività della passata Giunta sono diventati anche la cifra che ha segnato la rinnovata collaborazione con Cuba. Con il volume Leggere e guardare l'Emilia-Romagna. Leer y mirar Emilia-Romaña abbiamo proposto il nostro paesaggio, o meglio i nostri paesaggi, siano essi fisici o mentali. Li abbiamo offerti nelle parole dei più noti scrittori e nelle immagini dei fotografi, grazie alla mediazione linguistica di studenti universitari dell'una e dell'altra sponda.
È una nuova generazione di studiosi che si affaccia al mondo delle reciproche lingue e culture, vero ponte verso il futuro nella trasmissione e nell'interpretazione del nostro patrimonio letterario e iconografico. Scommettere sulla loro percezione di un tema universale, quale è il paesaggio, significa vestire la nostra tradizione con la novità di una lingua contemporanea e viva; investire nella dimensione internazionale del loro operato è un impegno di apertura intellettuale, di democrazia e di libertà. Affidare a studenti ancora in formazione l'impresa di tradurre il pensiero letterario della nostra regione è stato un segno di fiducia e di apertura a prospettive di collaborazione, di esperienza, di lavoro.
Ci aspettiamo ora che dall'altra parte del ponte si voglia magari ripercorrere in senso inverso la strada, portandoci immagini e idee di paesaggi come segnali che saremo pronti a tradurre: gli interlocutori saranno diversi, anche alla luce del recente rinnovo della nostra Giunta, ma invariato è il nostro interesse, non solo al tema, ma alle opportunità che offre per meglio comprendersi, per collaborare con enti diversi e paesi non contigui, per contribuire alla formazione valorizzando i giovani.
Per parte sua, come già accade nelle pagine di questo dossier di "IBC", la Regione continuerà a mettere in campo la propria esperienza nel settore dei beni culturali, i propri rapporti di collaborazione con le università del nostro territorio e l'impegno dei suoi collaboratori, proseguendo il lavoro di sintesi culturale e professionale che ci ha guidato in questi mesi e che, confido, continuerà a portare frutti in futuro.
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