Rivista "IBC" XIII, 2005, 3
musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni
Realizzare una mostra che abbia un senso scientifico non è mai facile, neppure quando ci si limiti agli aspetti materiali di una civiltà. Eppure il "Meeting per l'amicizia fra i popoli" ha avuto il coraggio di affrontare un personaggio, e non certo dei più semplici: l'imperatore Costantino il Grande e il suo tempo. L'esposizione di Rimini appena conclusa non si prefiggeva l'obiettivo di illustrare la controversa biografia sua e della famiglia, ma, attraverso oltre 250 opere di altissimo valore storico e artistico, ha cercato di accompagnare il visitatore attraverso i principali aspetti simbolici e materiali della cultura del tempo. Così dal linguaggio severo e trascendente della ritrattistica ufficiale si passava alla prima diffusione del Cristogramma dopo la vittoria del ponte Milvio; dal cerimoniale della vita di corte si procedeva attraverso gli splendori dell'arte suntuaria, secondo una scansione tematica tesa a illustrare diversi aspetti della vita del tempo.
A legare gli oggetti e ad affrontare i temi storici più importanti che la mostra ha implicato, rimane il corposo catalogo curato, come l'esposizione, da Angela Donati e da Giovanni Gentili. La sua struttura, senza tradire i canoni della ricerca scientifica, introduce gradualmente al mondo di Costantino: infatti, dopo l'introduzione storica curata dalla stessa Donati, l'imperatore, la sua dinastia e la fondamentale opera riformatrice sono affrontati da Augusto Fraschetti e Domenico Vera. Marta Sordi scrive sul momento cruciale della conversione. Da qui seguono gli approfondimenti sul rapporto tra l'imperatore, il "suo" simbolo, e la Chiesa uscita dalle persecuzioni, temi non semplici anche per le forti ripercussioni sulla cultura europea, svolti da Elena Cavalcanti e Manlio Simonetti.
Quindi la parte dedicata all'analisi degli aspetti più legati alla mostra: l'edilizia, l'architettura, a cura di Paolo Liverani, Fabrizio Bisconti, Sergio Rinaldi Tufi e Marina Falla Castelfranchi; l'estetica, le arti suntuarie, la ritrattistica, la pittura, a cura di Gemma Sena Chiesa, Claudio Parisi Presicce, Marianne Bergmann, Marina Sapelli e ancora Bisconti, sono affrontati in modo da illustrare le novità, tra tradizione classica ed esigenze della nuova ideologia del potere. Infine il catalogo vero e proprio, con approfondite schede e fotografie a colori per tutti gli oggetti presenti in mostra, che rendono il volume non solo un tramite per conservare la memoria di una visita, ma uno strumento di conoscenza di un momento storico cruciale.
Costantino il Grande. La civiltà antica al bivio tra Occidente e Oriente, a cura di A. Donati e G. Gentili, Cinisello Balsamo (Milano), Silvana Editoriale, 2005, 336 p., _ 40,00.
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