Rivista "IBC" XIII, 2005, 2

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi / immagini, inchieste e interviste

Gli anni della ricostruzione visti con gli occhi di Enrico Pasquali, il contadino che si fece fotografo.
Emilia-Romagna '50

Vittorio Ferorelli
[IBC]

Il capitolo fotografico in bianco e nero di questo numero è dedicato agli anni del dopoguerra nella nostra regione, e a Enrico Pasquali, che li ha raccontati con il suo sguardo e che ci ha lasciati nel settembre del 2004. Nato nel 1923 a Castel Guelfo, nella pianura bolognese, Pasquali comincia l'attività di fotografo nel 1948, dopo avere sperimentato dall'età di dodici anni i lavori più diversi: bracciante, stradino, aiuto-tipografo, vigile del fuoco, muratore... Negli anni Cinquanta, dal suo studio fotografico di Medicina, partirà una vera e propria campagna di documentazione delle condizioni di vita e di lavoro nelle pianure e sulle montagne dell'Emilia-Romagna. Una ricognizione che, per estensione descrittiva e intensità di rappresentazione, non ha eguali nel coevo panorama fotografico italiano, che pure si diceva "neorealistico".

Le immagini che qui presentiamo fanno parte del fondo acquisito dall'Istituto regionale per i beni culturali nel 1985, quando con la prima grande mostra retrospettiva dedicata a Pasquali cominciava l'inventariazione e la conservazione della sua opera, proseguita poi dalla Cineteca del Comune. Il fondo documenta temi e luoghi diversi, spaziando dalla provincia di Bologna ai territori della Romagna: la montagna, i bambini, il mercato, i trasporti, la lavorazione della canapa, la trebbiatura, le mondine, gli operai, le manifestazioni sindacali e politiche. Nel descrivere queste immagini anche Renzo Renzi riconosceva nel punto di vista di Pasquali una anomalia rispetto alla maggior parte delle esperienze "liriche" del nostro neorealismo, e la identificava nella "capacità di vedere le differenze nella povertà".1 Come se il fotografo andasse raccogliendo tutte le sue immagini dall'interno di un'unica, enorme autobiografia: la storia vista con gli occhi di un contadino neorealista.

 

Nota

(1) R. Renzi, L'anomalia del contadino neorealista, in Enrico Pasquali fotografo. Bologna negli anni della ricostruzione 1951-1960, a cura di F. Bonilauri, Bologna, IBC - Grafis, 1985, p. 15.

 

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