Rivista "IBC" XIII, 2005, 1

Dossier: Cantieri culturali - Nuovi spazi per biblioteche e archivi

biblioteche e archivi, dossier /

Introduzione

Marco Barbieri
[assessore alla Cultura, sport, progetti per i rapporti con i cittadini della Regione Emilia-Romagna]

L'Emilia-Romagna possiede un patrimonio librario e documentario di grande valore non solo per la sua eccezionale ricchezza, ma anche per le sue caratteristiche. Le oltre 1.000 biblioteche, di cui quasi la metà appartiene a enti territoriali, testimoniano una tradizione culturale diffusa e profondamente radicata nel territorio.

Il ruolo delle biblioteche va ben oltre la conservazione delle raccolte, la diffusione del libro e la promozione della lettura: si inserisce nel quadro più complessivo delle politiche sulla cultura sostenute dalla Regione, che puntano a valorizzare - qualificare e potenziare - il patrimonio culturale, aumentandone la conoscenza e le opportunità di fruizione per i cittadini. La biblioteca costituisce un punto di riferimento essenziale per l'informazione, la documentazione e la formazione permanente dei cittadini, contribuendo in modo significativo alla crescita individuale, alla coesione sociale e anche, sul piano socioeconomico, alla competitività e all'aumento della ricchezza diffusa.

L'organizzazione bibliotecaria ha registrato - grazie anche all'impegno della Soprintendenza regionale per i beni librari e documentari - una significativa evoluzione attraverso lo sviluppo dell'automazione, sia in termini di diffusione (è stato informatizzato oltre il 60% delle biblioteche emiliano-romagnole), sia a favore della qualità, con il miglioramento delle funzioni dell'applicativo Sebina e la razionalizzazione delle forme organizzative territoriali. Vi è un impegno ulteriore per quanto riguarda la connessione in rete, sulla quale si sta sviluppando un progetto finanziato nell'ambito del Piano telematico regionale.

Per la qualificazione dei servizi bibliotecari e archivistici - con l'obiettivo di potenziarne la fruizione - la Regione si è impegnata in questi anni mediante la pianificazione annuale, con interventi sia diretti che di supporto agli enti locali. Le iniziative hanno riguardato tanto il piano della tutela e della valorizzazione quanto quello dello sviluppo dell'organizzazione bibliotecaria e archivistica. Sono stati messi in campo anche strumenti innovativi come la direttiva del 2003 sugli "Standard e obiettivi di qualità per biblioteche, archivi storici e musei", allo scopo di generare una positiva ricaduta sull'intero sistema regionale. Considerando come obiettivi questi standard, per il triennio 2005-2007, sarà costante il monitoraggio delle strutture bibliotecarie e archivistiche e dei servizi, al fine di valutare il percorso svolto dai diversi istituti culturali.

In questo quadro risulta di grande importanza l'impegno a livello locale nel rinnovamento di molte biblioteche o addirittura nella realizzazione di nuove, e anche nella ristrutturazione di alcune sedi archivistiche, soprattutto tenuto conto che in questi ultimi anni gli enti hanno dovuto fare i conti con risorse non certo crescenti. Si può dire che, anche grazie a questo sforzo costante di modernizzazione a livello locale, il sistema delle biblioteche pubbliche della nostra regione si pone a un livello paragonabile alle più avanzate realtà europee. Per quanto concerne il settore archivistico si registrano pure alcuni segni di maggiore sensibilità per la conservazione della documentazione e per il miglioramento dei servizi.

Realizzare nuovi spazi, a cui spesso corrisponde l'attivazione di servizi innovativi, vuol dire aumentare la capacità di attrazione degli istituti culturali, per i quali si verifica sempre che a un aumento della qualità dell'offerta corrisponde un incremento della domanda, della partecipazione di utenti. Intraprendere questa strada è sicuramente impegnativo perché l'investimento non può mai limitarsi al solo edificio, ma deve riguardare più in generale la gestione strategica e corrente del servizio. La scelta di raccogliere e riflettere sulle biblioteche e sugli archivi nuovi o ristrutturati negli ultimi cinque anni, promuovendo l'iniziativa espositiva nell'ambito del Salone del restauro di Ferrara di quest'anno e il presente dossier della rivista "IBC", vuole essere un riconoscimento alla rinnovata sensibilità di molte amministrazioni locali, ma vuole fungere anche da sollecitazione, mediante la condivisione delle esperienze più interessanti, per una continua attenzione alle esigenze di modernizzazione del settore.

 

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