Rivista "IBC" XI, 2003, 4
biblioteche e archivi / pubblicazioni
L'antico patrimonio librario di un'altra biblioteca ecclesiastica esce alla luce grazie al paziente ed appassionato lavoro di Zita Zanardi, che ha curato la pubblicazione del catalogo Gli incunaboli e le cinquecentine del Seminario arcivescovile di Ravenna, sulla base della puntuale catalogazione effettuata da Filippo Briccoli, bibliotecario del Seminario arcivescovile. Il progetto trae le sue origini dalle schede che da anni ormai la Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna sta compilando all'interno del censimento delle edizioni del XVI secolo, ed è stato portato a termine anche grazie all'incoraggiamento dell'attuale arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Giuseppe Verucchi, che interviene nella presentazione del libro.
Introduce quindi al catalogo un'importante premessa storica di Claudia Giuliani, nella quale si ripercorre la vita di questa istituzione a partire dall'anno della sua fondazione, avvenuta nel 1567, dopo soli quattro anni dal decreto riguardante l'erezione di collegi diocesani, emanato dal Concilio di Trento nel 1563. Come sottolinea Rosaria Campioni nella sua premessa, le raccolte librarie delle biblioteche ecclesiastiche rispecchiano le complesse vicende legate soprattutto alla soppressione napoleonica, vicende che impediscono nella maggior parte dei casi di avere un quadro della loro composizione originaria. Utilissimo quindi, ai fini di una "virtuale" ricostruzione dei passaggi che hanno portato all'attuale patrimonio librario posseduto dal Seminario, il criterio adottato nella compilazione delle schede catalografiche.
Le 286 cinquecentine e gli 8 incunaboli della Biblioteca del Seminario, con in più le 38 cinquecentine e i 24 incunaboli dell'Archivio sono stati infatti schedati in maniera estesa, permettendo tra l'altro di inserire nell'ultima area le note relative alla presenza di ex libris, timbri, etichette o note di possesso manoscritte, grazie alle quali è stato possibile stilare un preziosissimo indice dei possessori, strumento importante per tutti gli studiosi interessati ai percorsi a volte inspiegabili compiuti dal libro, oltre che per tutti i bibliotecari che hanno a che fare con libri antichi, nel tentativo di ricostituire, quanto meno sulla carta, il patrimonio delle biblioteche appartenute alle singole istituzioni ecclesiastiche o ai singoli personaggi che queste biblioteche hanno arricchito con i loro lasciti.
Un altro elemento che fa di questo catalogo un repertorio necessario, è la descrizione particolareggiata di 33 marche tipografiche non ancora censite e riprodotte tra le numerose illustrazioni che completano il catalogo, a dimostrazione di quanto sia ancora da approfondire e da studiare il campo delle marche tipografiche. La competenza e la precisione di chi ha curato la stesura del catalogo emergono inoltre nell'accurata segnatura dei fascicoli, nonché nelle dettagliate note, che comprendono anche le caratteristiche di ogni legatura e lo stato attuale dell'esemplare descritto.
Gli incunaboli e le cinquecentine del Seminario arcivescovile di Ravenna, a cura di Z. Zanardi, schede di F. Briccoli, introduzione storica di C. Giuliani, Ravenna, Angelo Longo Editore, 2003, 340 p., Ç 30,00.
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